fbpx

IL LIMITE DI ESSERE “BASSO”

“MA LA CHITARRA GRANDE E’ PROPRIO NECESSARIA?”

20th century Band

“Sì, la risposta è sì”,  anzi la risposta corretta è “Sì, ma non chiamarla chitarra grande”.

Partiamo con il dire che chi scrive questo articolo non è un bassista, e per tanto chiedo scusa se dovessi scrivere qualcosa di non corretto (“Se mi sbaglio mi corriggerete” cit. Altissimo Clero) , ma l’intento è quello di valorizzare l’importanza di essere “BASSO”.

Il basso è uno strumento strano, del quale spesso si sente dire che viene notato solo quando il bassista è scarso.

Anche se generalmente esistono molte formazioni  composte da due chitarre, voglio chiarire una volta per tutte che la 20TH CENTURY BAND ha un solo chitarrista, unico e solo.

Come avrete capito dall’ironia di questo articolo, spesso molti sposi chiedono di sopprimere il basso (o il bassista, povero Massimo), solo perché pensano sia un chitarrista non troppo espressivo, del quale possiamo anche fare a meno.

Personalmente mi piace definire il Basso come lo strumento “””scontato””” (tra molte virgolette) di una band….se si è ascoltatori casuali, poco attenti, non lo si percepisce nemmeno, eppure se viene a mancare senti subito che nel brano “qualcosa non va”. Immaginate una anonima suoneria di cellulare, beh è proprio quella la sensazione di brano senza basso.

In realtà la sua importanza è confermata anche dalla scienza, una ricerca realizzata da un gruppo di studiosi dei Dipartimenti di Psicologia e Neuroscienze della Duke University di Durham, nel North Carolina, ha emesso il suo verdetto: IL BASSISTA È L’ELEMENTO PIÙ IMPORTANTE DELLA BAND (ma io eviterei di dirlo troppo in giro per essere politically correct).

Il risultato dello studio scientifico è destinato a far discutere e scontrare le scuole di pensiero sul rock. Il senso comune avrebbe attribuito questo ruolo al batterista e alla sua capacità di trascinare una band, invece la bravura e la qualità del suono di un gruppo sarebbero merito soprattutto del bassista.

È questo il motivo per il quale, per esempio, i brani più facili e piacevoli da ballare sono quelli in cui il basso si sente di più. Strumenti come la chitarra e la batteria possono essere più trascinanti, ma sono il ritmo e la melodia del basso a coinvolgere davvero chi ascolta.

Ma mettendo da parte la scienza, e l’ego del bassista, un cosa è certa :” Non possiamo sopprimere il bassista”.